Trieste, 1974 ♦ Formazione: Accademia dei Filodrammatici di Milano ♦ Premi: Premio Tantadruj per la miglior interpretazione nel ruolo di Katra/Cate nella rappresentazione Casino o Cate del carabiniere di Vlaho Stulli per la regia di Vito Taufer prodotta dal TSS di Trieste nel, 2011.
SONO una persona che ama tutto ciò che fa.
4 PIETRE MILIARI del tuo percorso professionale. I progetti che sono stati fondamentali per la tua crescita lavorativa.
Il primo progetto si lega sia al momento della vita che vivevo allora e all’amore che nutro per il luogo in cui l’abbiamo interpretato – ossia Miramare. Allora ho finalmente cominciato a fare ciò che mi piaceva. Mia nonna, a cui ero molto affezionata, allora era malata e non poteva venire a vedere lo spettacolo e ciò mi dispiacque molto. E ancor più mi dispiacque che non mi abbia mai vista recitare in sloveno in questo teatro. Perché allora questo teatro era molto importante per la nostra gente, specialmente per i più anziani.
Vlaho Stulli: KAŽIN ALI KARABINJERJEVA KATRA/CASINO O CATE DEL CARABINIERE (Vito Taufer)
Per la prima volta ho interpretato un personaggio che mi sembrava terribile. Una donna che viveva nella povertà, nell’ignoranza e nella violenza più totale e per di più era incinta. Io allora avevo appena avuto il mio primo figlio e quindi ho trovato molto difficile fare un salto del genere. In quella rappresentazione mi è capitato per la prima (E PER L’ULTIMA?) volta di dover lottare contro me stessa (per la rappresentazione l’attrice ha ricevuto il premio Tantadruj dei tre teatri del Litorale – n.d.a.)
Tratto dal romanzo di Boris Pahor: SPOPAD S POMLADJO/UNA PRIMAVERA DIFFICILE (Marko Sosič)
In questa rappresentazione ho recitato per la prima volta a fianco di Romeo. Il testo si collocava temporalmente nel periodo del dopoguerra. Nel mio caso, gli spettacoli principali dal punto di vista professionale si legano sempre alle persone e agli eventi che hanno segnato la mia vita.
Biljana Srbljanović: SUPERMARKET (Jaša Jamnik)
Con questo spettacolo Marko Sosič mi ha invitata al TTS. È stata la mia prima rappresentazione in questo teatro. Recitavo accanto a Igor Pison che era appena maggiorenne. Già allora ci siamo divertiti un sacco a lavorare insieme, quindi è stato bello rincontrarlo molti anni dopo come regista e recitare nei suoi spettacoli Saj razumete/Lei dunque capirà, Trst, mesto v vojni/Trieste, città in guerra ed Ismena, njena sestra/Ismene, sua sorella.
4 INSEGNANTI. Le persone da cui hai imparato, che ti hanno insegnato o in qualche modo ispirato.
Janusz Kica.
Mateja Koležnik.
Alla mia Accademia avevo un’insegnante di dizione, espressione artistica e poesia – Teresita Fabris, che mi ha aiutato a forgiare il mio mestiere artistico. Era molto severa, mai un complimento, era estremamente esigente, dal punto di vista fisico e psicologico. Con lei ho davvero approfondito l’espressione. A volte ci soffermavamo per un’ora intera su una parola, ma questo era fantastico, non si trattava di forzare, bensì di scoprire la bellezza della lingua, cosa si può creare con una parola, con una frase.
La mia carriera è stata assolutamente plasmata anche dalla mia professoressa di danza classica che mi ha insegnato la disciplina e molto altro – Anna Giani Castoldi. Solo più tardi mi sono resa conto di quanto anche questo abbia influenzato il mio successivo percorso professionale.
Se potessi guardarti da fuori mentre lavori, che cosa diresti di te, che tipo di attore sei, come affronti il lavoro?
Quando comincio un nuovo progetto sono come un bambino. Mi avvicino in modo sincero, parto apparentemente dal nulla (con però molti aspetti, molte conoscenze alle spalle). Da quel punto lì tento di creare, se è possibile. Sono convinta che nell’arte il dubbio artistico sia necessario. Io stessa spesso tento di mettermi in discussione. Trovare nuove strade. Certo, se hai una persona che ti sa condurre attraverso tutto questo, è ancor meglio. La cosa che preferisco è quando qualcuno mi porta su un’altra strada, così posso cominciare con una nuova ricerca. Proprio come un bambino, pronto a giocare e a divertirsi.