Abbonamento base
“Cerco uno stato! Uno stato su misura.” – con queste parole inizia l’ascesa politica della protagonista dello spettacolo La Φattopia degli uccelli (La fattoria degli uccelli), coproduzione del Teatro Stabile Sloveno e del Teatro di Capodistria, in programma dal 24 aprile all’8 maggio al teatro di via Petronio e dal 12 al 20 maggio al teatro di Capodistria.
Il progetto nasce dal desiderio di mettere in scena una commedia antica classica in una forma aggiornata e che tuttavia nello stile attuale conservi sia i contenuti che alcune caratteristiche e modalità del teatro antico. Per questo la coproduzione è stata affidata ai fratelli Jaka e Jera Ivanc, Il primo firma la regia, la seconda è esperta di lingua e letteratura greca antica, membro della Società slovena di studi umanistici, traduttrice dal greco antico e autrice di progetti teatrali ispirati al teatro classico.
La scelta è caduta su una delle commedie meglio conservate, Gli Uccelli di Aristofane, risalente al 414 a.C. Nonostante il testo abbia oltre duemila anni, i suoi contenuti mettono in scena e si prendono amaramente gioco di dinamiche e degenerazioni umane che rimangono immutate. È la storia di un ateniese insoddisfatto della propria città e dei concittadini. Alla ricerca di una svolta immagina uno stato a propria misura e convince gli uccelli a fondarne uno sopra le nuvole, per avere il controllo sulla terra degli uomini e il cielo degli dei. Di questa commedia, che rappresenta le dinamiche e le trappole del potere, l’autrice dell’adattamento ha scritto: »Gli Uccelli sono secondo alcuni soltanto una fantasia apolitica ed escapista, secondo altri una parodia dell’utopia e secondo altri ancora – gruppo al quale appartengo anch’io – una critica del colonialismo ateniese. Siccome il patriarcato è da sempre il pilastro del colonialismo, ho deciso di prendere pesantemente di mira entrambi, seguendo gli esempi classici. In entrambi i casi si tratta infatti di una gerarchia dello sfruttamento che manteniamo in piedi tutti, anche noi donne.”
Jera Ivanc sostituisce infatti il protagonista maschile con una protagonista femminile, Pistetera, che con la sua dialettica inganna uno stormo intero. Quella che all’inizio sembra una buona e morale “ornitocrazia” si trasforma presto in qualcosa di diverso, dimostrando quanto l’abuso di potere e la corruzione siano una pericolosa tentazione che travolge chi governa e gli arrampicatori sociali.
Una commedia di qualità contiene sempre più strati di senso e in questa sotto alle risate, alla parodia e alle piume colorate si nasconde la sarcastica analisi dei giochi di potere, che offre parallelismi con molte situazioni simili nel mondo reale, quello “sotto le nuvole”.
Il regista Jaka Ivanc ha scelto la forma ibrida della commedia musicale, alla quale contribuiscono le musiche originali di Davor Herceg. Le situazioni vengono spesso rappresentate citando cliché umoristici tipici della commedia attica, in un dialogo continuo tra elementi del teatro antico e contemporaneo.
I costumi realizzati da Andrej Vrhovnik danno allo stormo colorato di volatili diversi, agli dei dell’Olimpo e agli altri personaggi (alcuni dei quali provenienti anche da celebri film di animazione) un’immagine di forte impatto che veste il ruolo, ma offre anche elementi semantici per interpretarlo.
Gli attori del teatro triestino e capodistriano Nikla Petruška Panizon e Igor Štamulak interpretano i ruoli di Pistetera e del suo braccio destro, Tereo. Gli altri attori si producono invece nel trasformismo di personaggi diversi: uccelli, personaggi mitologici, reali e fiabeschi. Il cast è formato da Primož Forte, Mojca Partljič, Živa Selan, Tina Gunzek, Luka Cimprič e Franko Korošec.
Le scene sono a cura del regista Jaka Ivanc, il light design è stato creato da Jaka Varmuž. Coreografie e canto sono stati realizzati con il contributo dei coach Miha Krušic e Andrejka Možina.
Le necessarie modifiche al calendario delle repliche dopo l’annullamento della data prevista per il debutto, prevedono due anteprime dello spettacolo, delle quali la prima, domenica 24 aprile alle ore 16.00, in abbonamento e la seconda, giovedì 28 aprile alle 20.00, fuori abbonamento. Mantenendo la consuetudine delle prime del venerdì sera, lo spettacolo andrà in scena per il turno A il 29 aprile. Le successive repliche in abbonamento proseguiranno fino all’8 maggio e tutti gli spettacoli saranno sovratitolati in italiano. Le domeniche sarà possibile usufruire del servizio di navetta dalle zone periferiche della provincia di Trieste.
UNA BREVE RIFLESSIONE DELL’AUTRICE DELL’ADATTAMENTO:
Probabilmente il maggiore distacco dall’originale è stato indotto dalla scelta di seguire i passi di un’eroina anzichè di un’eroe in questo percorso verso il potere assoluto. Nel cast c’erano infatti cinque attrici, mentre in Aristofane, dove tutti i ruoli venivano interpretati da uomini, hanno un ruolo marginale soltanto due donne, Procne e Iride. L’equilibrio di genere era quindi necessario, ma ha anche aperto nuove possibilità di giocare con le diverse forme di patriarcato. Questo ha portato nuove situazioni, temi, motivi. Semplificando, in tutta la letteratura sono gli uomini a occuparsi dei dilemmi umani, mentre le donne si occupano di questioni femminili. Nella mia commedia una donna si occupa degli uomini.
[…]
Passato e presente sono pieni di omaccioni che senza muscoli e potere non sanno volare. Chi ha la voce più tonante, chi agita le armi, chi decide, chi pretende, chi è ascoltato, chi afferma la forza come motivazione? Le donne o gli uomini? Se segui in modo stereotipato i principi maschili dell’uomo, la sua natura predatrice, colonizzatrice, competitiva, il gene egotico, allora non fa differenza che tu sia maschio o femmina. Le tue azioni saranno ugualmente dannose.
Jera Ivanc
SPETTACOLI DOMENICALI CON INIZIO ALLE 16.00
Orari e fermate
AUTOBUS- SISTIANA- DOMENICA 24 APRILE
14.30 – Sistiana, parcheggio
14.40 – Aurisina, in piazza
14.45 – Santa Croce, fermata dell’autobus
15.00 – Sgonico, davanti al municipio
15.15 – Prosecco, incrocio (fermate degli autobus)
AUTOBUS- OPICINA- DOMENICA 8 MAGGIO
15.00 – Opicina, via di Basovizza 21
15.10 – Trebiciano, monumento
15.15 – Padriciano, davanti alla chiesa
15.20 – Basovizza, davanti alla chiesa
AUTOBUS- MUGGIA- DOMENICA 8 MAGGIO
15.00– Muggia, stazione autobus
15.05 – Zaule, fermata dell’autobus
15.10 –Domio, davanti al centro culturale
15.15 – Dolina, davanti al municipio
15.20 – Bagnoli, davanti al teatro Prešeren
15.25 – San Giovanni in bosco, fermata dell’autobus
15.30 – San Giuseppe della chiusa (Barde), fermata dell’autobus