Dal 22 novembre al 1 dicembre il Teatro Stabile Sloveno, seguendo il motto della stagione corrente, cercherà nuove, “sconfinate tenerezze” in una storia che parla del concetto di famiglia e di legami intergenerazionali, ascoltando la voce delle giovani generazioni. È questo l’argomento della coproduzione internazionale La nostra famiglia, su testo dell’autrice slovena Saša Eržen, con musiche e regia di Marjan Nečak.
Il regista e musicista macedone ritorna al TSS dopo il progetto dell’anno scorso La bella Vida, stavolta con uno spettacolo plurilingue realizzato insieme al Teatro di Capodistria e al Dramma Italiano di Fiume. La coproduzione ha debuttato a Capodistria nel mese di agosto nell’ambito del festival Al faro ad agosto, a inizio novembre è andata in scena con successo al TIC Ivan Zajc di Fiume e concluderà la prima serie di debutti nei paesi dei teatri coinvolti con le repliche a Trieste.
Il contenuto e la forma dello spettacolo mirano a un pubblico intergenerazionale, dagli adolescenti agli adulti. Il tema principale è la famiglia, della quale si parla molto oggi per la necessità di aggiornare il senso di questo fondamento della società. Il regista Marjan Nečak ha osservato i sistemi educativi utilizzati in comunità di minori senza genitori, per confermare la convinzione che la famiglia non sia »solo un legame di sangue, ma chiunque ci accetti e ami per quello che siamo, facendoci sentire a casa. Gli amici sono la famiglia che scegliamo.« Sulla cosiddetta Generazione Z ha aggiunto: »I ragazzi dimostrano di essere più conservatori rispetto ai loro genitori. L’insicurezza nella quale viviamo è uno dei fattori che influenzano maggiormente il loro comportamento, le loro azioni, e non esiste più nulla a cui possano aggrapparsi.« Per questo ritornano spesso ai valori propri delle generazioni precedenti, a un senso di sicurezza che viene evidenziato dal testo di questo spettacolo che parla di un gruppo di orfani adolescenti che vivono in un centro dedicato. I protagonisti si preparano all’esibizione in un talent che potrebbe assicurare con la vincita l’opportunità di acquistare la villa nella quale convivono. La loro casa comune è stata infatti messa in vendita e il loro destino sarebbe in questo caso quello di essere trasferiti in una struttura diversa, mentre per il loro tutore Marko significherebbe il pensionamento anticipato, anche a causa del suo precario stato di salute. Più che il successo al talent show li aiuterà però l’incontro casuale con un imprenditore e sua moglie (interpretati dal triestino Danijel Malalan e dalla talentuosa cantante e attrice del teatro fiumano Leonora Surian).
Le musiche originali dello spettacolo si ispirano a diversi generi apprezzati dai più giovani, ma sono soprattutto un modo per integrarne il linguaggio con un ulteriore contributo drammaturgico. Il canto è uno dei punti di forza anche per l’attore Rok Matek, che vestirà i panni del tutore dei ragazzi. Il cuore della vicenda e della produzione è il gruppo di giovani attori che interpretano con il canto, la recitazione e la danza le diverse personalità degli ospiti della casa-famiglia: Pia Skvarča, Elena Brumini, Urša Kavčič, Serena Ferraiuolo, Mak Tepšić, Blaž Popovski e Andrea Tich. Le coreografie sono state ideate dal versatile attore e danzatore Klemen Janežič (che il pubblico triestino ha conosciuto anni fa nel ruolo di Amleto), le scenografie sono di Valentin Svetozarev, i costumi di Mia Popovska.
EMERGENCY – PER I GIOVANI IN SITUAZIONI DI CRISI
Il tema della coproduzione La nostra famiglia ha ispirato una connessione con progetti che si occupano dei giovani in situazioni di forte difficoltà. Lo spettacolo propone una visione ottimistica, ma la realtà di molti bambini e adolescenti nel mondo offre meno prospettive di speranza senza un concreto aiuto esterno. Per questo alle repliche della produzione saranno presenti i volontari di Emergency per una raccolta fondi destinata all’attività dell’associazione in territori martoriati dalla guerra, dove i traumi subiti dai giovanissimi sono fisici e psicologici. In trent’anni di impegno, Emergency ha costruito diversi ospedali pediatrici, dal primo in Sierra Leone all’ultimo in Uganda, un centro di eccellenza aperto ad aprile 2021 che offre cure chirurgiche pediatriche gratuite in un Paese in cui più di metà della popolazione ha meno di 15 anni.
Importante è anche il supporto psicologico che spesso integra la cura, ad esempio in Moldavia, dove vengono assistiti i profughi ucraini ed è stato evidenziato un grave disagio psicologico soprattutto tra gli adolescenti. Una delle zone di azione è anche Gaza, dove da novembre un team offre supporto medico e logistico a un Centro di salute primaria nella zona di Al-Mawasi (Khan Younis), gestito dalla locale organizzazione non governativa e indipendente Culture & Free Thought Association, che lavora qui dal 1991 per fornire assistenza alla popolazione palestinese.
BUS NAVETTA
SPETTACOLI DOMENICALI CON INIZIO ALLE 16.00
Orari e fermate
BUS NAVETTA- SISTIANA- DOMENICA 24 NOVEMBRE
14.30 – Sistiana, parcheggio
14.40 – Aurisina, in piazza
14.45 – Santa Croce, fermata dell’autobus
15.00 – Sgonico, davanti al municipio
15.15 – Prosecco, incrocio (fermate degli autobus)
BUS NAVETTA- OPICINA-DOMENICA 1° DICEMBRE
15.00 –Opicina, fermata dell’autobus Strada per Vienna 11/A (pizzeria da Rino)
15.10 – Trebiciano, monumento
15.15 – Padriciano, davanti alla chiesa
15.20 – Basovizza, davanti alla chiesa
BUS NAVETTA- MUGGIA-DOMENICA 1° DICEMBRE
15.00– Muggia, stazione autobus
15.05 – Zaule, fermata dell’autobus
15.10 – Domio, davanti al centro culturale
15.15 – Dolina, davanti al municipio
15.20 – Bagnoli, davanti al teatro Prešeren
15.25 – San Giovanni in bosco, fermata dell’autobus
15.30 – San Giuseppe della chiusa (Barde), fermata dell’autobus