ABBONAMENTO BASE
Uno dei romanzi fondamentali della letteratura europea del secolo scorso, Lo straniero di Albert Camus, è il tema della nuova produzione del Teatro Stabile Sloveno che andrà in scena dal 16 febbraio. Ne firma la regia il triestino Franco Però, per il quale l’adattamento di questo testo è fonte di ispirazione da vent’anni, ovvero da quando l’ha tradotto in linguaggio teatrale per il Teatro Due di Parma.
LA VICENDA
Molti temi esistenziali si intrecciano in questo romanzo breve, pubblicato nel 1942 e che esplora i tratti assurdi del rapporto tra l’individuo e la società. La vicenda si svolge ad Algeri. È la storia di Meursault, un impiegato qualunque che dopo la morte della madre intreccia una relazione con una ragazza, Marie. Assieme a lei e all’amico Raymond trascorre una giornata sulla spiaggia assolata. Compaiono due arabi con cui Raymond aveva già avuto screzi per un affare di donne. Quando Raymond si allontana, lascia a Meursault il proprio revolver, per sicurezza. Riappare l’arabo. Accecato dal sole, Meursault lo vede estrarre un coltello e spara. Arrestato, non tenta neppure di difendersi: viene processato e condannato a morte. Meursault non darà mai spiegazioni del gesto, risponderà ad ogni domanda con una logica estranea a quella che la società impone. Come dice Camus “ Meursault si rifiuta di mentire…mentire significa soprattutto dire più della verità e, per quanto riguarda il cuore umano, dire più di quanto si provi…. egli rifiuta di mascherare i suoi sentimenti e subito la società si sente minacciata…”
L’ALLESTIMENTO
L’autore ha scritto questo romanzo contro la pena di morte, senza ampliare la riflessione a questioni di conflitti culturali che potrebbero essere evocati nel lettore moderno. Camus stesso era originario di Algeri e l’ambientazione è principalmente frutto di questo legame. Il regista ha voluto quindi rimanere fedele alle intenzioni dell’originale, senza aggiungere alla ricchezza del testo ulteriori interpretazioni.
In relazione al proprio concetto ha scritto: »Meursault è l’archetipo di molte altre figure letterarie successive. La letteratura del ventesimo secolo è impregnata del senso di vuoto. Lui cerca il senso della vita perchè la sua vita non ha senso. Guarda a tutte le cose dall’esterno, finchè il caso – più che il destino – non lo mette di fronte a una scelta inaspettata. La tragedia inizia quando una persona apatica assume una responsabilità e reagisce con la propria verità, al di fuori di qualsiasi strategia. La verità come unica possibilità lo trasforma in un eroe, il cui comportamento è in contraddizione con le regole della società. Ha scoperto un sentimento ed è pronto a morire per restare fedele a questa rivelazione.«
IL CAST
Lo spettacolo è stato realizzato sulla base dell’adattamento di Robert Azencott, tradotto in sloveno per questa produzione da Maja Gal Štromar. Il quartetto di attori è formato da Jurij Drevenšek nel ruolo di Meursault (l’attore ha già recitato al TSS nella produzione »In onda«), dall’attore della compagnia del prestigioso teatro sloveno MGL Boris Ostan nel ruolo del giudice, dagli attori della compagnia stabile del TSS Tina Gunzek e Primož Forte nel ruoli di Marie e Raymond.
Alla produzione collabora l’équipe artistica che con Franco Però ha realizzato la prima messinscena dell’adattamento a Parma: lo scenografo e costumista Andrea Viotti, il compositore Antonio Di Pofi e il light designer Claudio Coloretti. L’aiuto regista è Elena Husu.
DATE
Le repliche a Trieste proseguiranno fino al 25 febbraio, seguite il giorno successivo dalla data unica all’interno dell’abbonamento per Gorizia al Kulturni center Lojze Bratuž. Tutti gli spettacoli saranno sovratitolati in italiano. Il servizio gratuito di navetta bus per abbonati e spettatori verrà garantito per le repliche della domenica e lo spettacolo a Gorizia.
VERNISSAGE
Il giorno del debutto, che andrà in scena alle ore 20.00 nella Sala principale del TSS in via Petronio, la prima verrà accompagnata alle ore 19.00 dall’apertura della mostra fotografica »Teatro Möderndorfer«, realizzata dall’Istituto teatrale sloveno e dal Forum Ljubljana in collaborazione con il TSS. La mostra comprende 46 foto che testimoniano la carriera del noto regista e drammaturgo sloveno che sarà presente all’apertura. Al Teatro Stabile Sloveno di Trieste Möderndorfer ha messo in scena quattro produzioni nel periodo che va dal 1992 al 2015.
BUS NAVETTA
SPETTACOLI DOMENICALI CON INIZIO ALLE 16.00
Orari e fermate
BUS NAVETTA- SISTIANA- DOMENICA 18 FEBBRAIO
14.30 – Sistiana, parcheggio
14.40 – Aurisina, in piazza
14.45 – Santa Croce, fermata dell’autobus
15.00 – Sgonico, davanti al municipio
15.15 – Prosecco, incrocio (fermate degli autobus)
BUS NAVETTA- OPICINA-DOMENICA 25 FEBBRAIO
15.00 –Opicina, fermata dell’autobus Strada per Vienna 11/A (pizzeria da Rino)
15.10 – Trebiciano, monumento
15.15 – Padriciano, davanti alla chiesa
15.20 – Basovizza, davanti alla chiesa
BUS NAVETTA- MUGGIA-DOMENICA 25 FEBBRAIO
15.00– Muggia, stazione autobus
15.05 – Zaule, fermata dell’autobus
15.10 – Domio, davanti al centro culturale
15.15 – Dolina, davanti al municipio
15.20 – Bagnoli, davanti al teatro Prešeren
15.25 – San Giovanni in bosco, fermata dell’autobus
15.30 – San Giuseppe della chiusa (Barde), fermata dell’autobus